Via San Donato, 38
40127 BOLOGNA
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S.Messe

Domenica: ore 9 e 11
Lunedì: ore 7 e 18.30
Martedì: ore 7 e 18.30
Mercoledì: ore 7 e 18.30
Giovedì: ore 7 e ore 18.30
Venerdì: ore 7 e ore 18.30
Sabato e prefestivi: ore 18.30

Confessioni

Su appuntamento oppure prima o dopo le Messe

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PROGRAMMA LITURGICO dal 28 maggio al 4 giugno 2017

Domenica 28 maggio, VII di Pasqua, Ascensione, Giornata per le comunicazioni sociali 6.30 Ufficio delle Letture, 8 Lodi,
10 Messa con Prime Comunioni, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa.
Lunedì 29 maggio 6 Ufficio delle Letture, 7 Lodi, 12.40 Ora media, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa, 19.15 Lectio Divina.
Martedì 30 maggio 6 Ufficio delle Letture, 7 Lodi,
10 Messa a Villa Paola, 12.40 Ora media, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa, 19.15 Lectio Divina, 21 Lectio Divina settimanale.
Mercoledì 31 maggio, Festa della Visitazione 6 Ufficio delle Letture, 7 Lodi, 12.40 Ora media, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa.
Giovedì 1 giugno, S. Procolo 6 Ufficio delle Letture, 7 Lodi, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa, 19.15 Lectio Divina.
Venerdì 2 giugno, Ss. Marcellino e Pietro 6 Ufficio delle Letture, 7 Lodi, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa, 19.15 Lectio Divina.
Sabato 3 giugno, Ss. Carlo Lwanga e compagni martiri 15.30 Messa per il matrimonio di Emilia Biunno e Edoardo Manarini, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa vigiliare, 19.15 Lectio Divina.
Domenica 4 giugno, Pentecoste 6.30 Ufficio delle Letture, 8 Lodi, 9.30 Adorazione eucaristica,
11 Messa, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa.

 

AVVISI

 

Domenica 28 maggio la Messa delle ore 11 viene anticipata alle ore 10. Alle 11 si svolge la IV tappa del Congresso Eucaristico Diocesano con i soliti lavori di gruppo. Alle 17 l’icona della Madonna di S. Luca torna al Colle della guardia.

Mercoledì 31 maggio in giardino cena alla griglia con d. Enrico Faggioli. Offerta libera per la missione bolognese di Mapanda (Tanzania).

Se qualche famiglia ha difficoltà economiche riguardanti la frequenza scolastica dei propri figli, dal nido alle superiori, si rivolga rapidamente al parroco o al diacono Angelo, perché per il secondo anno consecutivo l’Arcivescovo ha aperto la possibilità – a determinate condizioni – di ricevere un sussidio dall’Ufficio scuola della diocesi. Scadenza delle domande: mercoledì 7 giugno.

Giovedì 8 giugno alle ore 19.30 in S. Petronio Assemblea diocesana con il Vescovo per concludere il lavoro dei gruppi parrocchiali durante le tappe del Congresso eucaristico.

Domenica 11 giugno alle 16 assemblea parrocchiale sulla vita della nostra parrocchia.

Estate Ragazzi si svolgerà da lunedì 12 giugno a venerdì 30 giugno, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 17.

 

 

NOTIZIE DALLA PARROCCHIA DI S. EGIDIO

 

Anno 2017 Numero 12?sabato 27 maggio 2017

 

Madonna di S. Luca

Cari fratelli e sorelle, vi trascrivo l’omelia della messa celebrata dalla nostra parrocchia davanti all’icona della Beata Vergine Maria di S. Luca martedì 23 maggio. Dio vi benedica e vi doni pace. Don Giuseppe

Carissimi fratelli e sorelle, in questi giorni la nostra parrocchia di S. Egidio e la nostra chiesa cattedrale sono come santa Elisabetta, giusta, anziana, sterile e resa feconda dalla parola che l’arcangelo Gabriele ha rivolto al marito, il sacerdote Zaccaria, durante l’ufficio liturgico nel tempio di Gerusalemme. L’icona della Madonna di S. Luca è come Maria, vergine, ed anche giovane, secondo l’antica tradizione. Maria oggi ci visita, ci saluta e ci comunica lo Spirito Santo. La sua voce ci riempie e ci stupisce: «A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?». Soprattutto col suo saluto Maria ci porta oggi la gioia della presenza di Gesù, il Messia, perché non ci basta la presenza di Giovanni Battista, rappresentante delle profezie dell’antica alleanza. Attendevamo il loro compimento, ed è finalmente giunto. Riconosciamo oggi anche noi con Elisabetta la beatitudine di Maria: «Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore». È grazie alla fede di Maria che possiamo godere del compimento delle antiche promesse messianiche.

Il Vangelo odierno ci ha fatto sentire ancora una volta il cantico del magnificat, che tutte le sere la santa Chiesa canta nella liturgia del vespro. Nella casa degli anziani Elisabetta e Zaccaria la giovane Maria esce allo scoperto e racconta quasi all’improvviso una storia nuova: «Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente». Non si tratta solo la nascita di un bambino speciale ma dell’inizio di una storia universale diversa e quasi incredibile. Maria la racconta con semplicità e naturalezza, vedendo chiaramente ciò che i nostri occhi, appesantiti e annebbiati, non riescono a vedere: «Dio ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi». Per noi, invece, i superbi trionfano e i potenti stanno saldi sui loro troni. Per noi gli umili sono schiacciati, gli affamati aumentano e i ricchi sono sempre più ricchi. Chi ha ragione, l’utopia del Vangelo o la nostra percezione della storia? Vogliamo credere che abbia ragione Maria. Siamo qui per dirglielo: non vediamo ma crediamo. Anzi, ad essere sinceri fino in fondo: vediamo l’esatto contrario di quello che dici ma ci fidiamo di te, della tua piccolezza che il Signore ha guardato, della tua parola – «ecco la serva del Signore», della tua fede e della tua obbedienza. Ci fidiamo della tua profezia e sosteniamo la tua utopia. Sogniamo con te, e col nostro caro Papa Francesco, una storia diversa, una Chiesa diversa, più fedele al Vangelo.

Maria è dunque portatrice dello Spirito Santo. La sua voce ci comunica gioia, la gioia del Vangelo, il Vangelo della gioia. Le profezie si sono compiute, anche quelle che abbiamo ascoltato come prima lettura, il quarto carme del servo di YHWH. Queste profezie di Isaia, compiute nella passione e nella morte violenta di Gesù di Nazareth, continuano a compiersi in quella storia che prima non riuscivamo a decifrare e interpretare secondo lo sguardo di Maria. Quanti disprezzati e reietti dagli uomini, quanti uomini e donne sfigurati e degradati da violenze e ingiustizie. Quanti maltrattamenti gratuiti, quante oppressioni e sentenze ingiuste che colpiscono i piccoli e i deboli. Ma anche qui troviamo una luce di speranza: «Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore». Anche qui, dove sembra trionfare la morte, fiorisce la vita e la fecondità.

A Maria, madre dell’Agnello condotto muto al macello, a lei, salutata dai Padri della Chiesa «la bella agnella», chiediamo di imparare l’arte della mitezza e dell’obbedienza per diventare lievito di speranza per la pace e la gioia di tutti i suoi figli, soprattutto dei più deboli e infermi.

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