Domenica 12 marzo, II di Quaresima |
6.30 Ufficio delle Letture, 8 Lodi, 9.30 Adorazione eucaristica, 11 Messa, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa. |
Lunedì 13 marzo | 6 Ufficio delle Letture, 7 Lodi, 12.40 Ora media, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa, 19.15 Lectio Divina. |
Martedì 14 marzo | 6 Ufficio delle Letture, 7 Lodi, 12.40 Ora media, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa con riti di preparazione al battesimo degli adulti, 19.15 Lectio Divina, 21 Lectio Divina settimanale. |
Mercoledì 15 marzo | 6 Ufficio delle Letture, 7 Lodi, 10 Messa a Villa Paola, 12.40 Ora media, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa, 19.15 Lectio Divina. |
Giovedì 16 marzo | 6 Ufficio delle Letture, 7 Lodi, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa, 19.15 Lectio Divina. |
Venerdì 17 marzo | 6 Ufficio delle Letture, 7 Lodi, 15.30 Via Crucis. Stazione quaresimale della Zona pastorale alla parrocchia di S. Maria del Suffragio: 18 Confessioni, 18.30 Messa. |
Sabato 18 marzo | 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa prefestiva, 19.15 Lectio Divina. |
Domenica 19 marzo, III di QuaresimaXLIII, Giornata di solidarietà tra la Chiesa di Bologna e la Chiesa di Iringa (Tanzania) |
6.30 Ufficio delle Letture, 8 Lodi, 9.30 Adorazione eucaristica, 11 Messa con riti prebattesimali, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa. |
AVVISI
Domenica 12 marzo alle 16 Anna Braca parlerà di affido e a bambini.
Lunedì 13 marzo al Perla Assemblea degli impiegati di Unicredit.
Mercoledì 15 marzo al Perla alle 21 Sandra Cavallini presenta Assolo con Corale. Evento organizzato dal Comitato soci di Emil banca. Ingresso libero.
Sabato 18 marzo alle 15.30 Ordine Francescano Secolare. Alle 17 al Perla Cristian Fain del Teatro di Figura Fiorentino presenta uno spettacolo per bambini e ragazzi. Alla Parrocchia di S. Benedetto alle 21 Veglia di preghiera presieduta dal vescovo per la missione a Iringa.
Domenica 19 marzo alle 15 in Cattedrale incontro dei cresimandi, catechisti e genitori col vescovo.
Domenica 26 marzo si svolge la III tappa del CED: alle 10 Messa, alle 11 incontro dei gruppi.
Sabato 1 aprile alle 17 incontro della Caritas parrocchiale.
Venerdì 7 aprile al Perla alle 17 incontro sulla «Globalizzazione». Partecipano universitari ed è invitato anche l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi.
Comunicazione di servizio: data la ripresa delle intense attività al Perla, si chiede il favore di non parcheggiare più le automobili davanti al Perla.
NOTIZIE DALLA PARROCCHIA DI S. EGIDIO – Anno 2017 Numero 10
sabato 11 marzo 2017 – Eucaristia nella città
Cari fratelli e sorelle, giovedì 2 marzo in Cattedrale l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, ha parlato dell’Eucaristia. Vi riporto alcuni passaggi del suo intervento che possono esserci utili per la preparazione della III tappa del Congresso eucaristico diocesano.
Dio vi benedica e vi doni pace. Don Giuseppe
«Gaudium Domini fortitudo vestra», cioè «La gioia del Signore sia la vostra forza»: il motto episcopale del nostro arcivescovo Matteo Zuppi è stato il filo conduttore della riflessione su «Chiesa e città». Questa frase è tratta dal Libro di Neemia, che racconta un episodio importante. Il popolo è appena tornato dall’esilio, e la città, Gerusalemme, «va ricostruita dentro e fuori, dal punto di vista sia materiale che spirituale: e la comunità credente si “rimbocca le maniche” per questo. Ma prima si raduna in una piazza (e non nel Tempio) e si mette ad ascoltare la proclamazione della Parola di Dio per tutto un giorno, “dal sorgere della luce fino al tramonto”. Questo ci dice una cosa importante: che la comunità credente deve portare alla città il bene della Parola di Dio; perché senza una ricostruzione anche spirituale e morale, la città intera, anche dal punto di vista civile, soffre». E ha citato una frase di Giuseppe Dossetti (allora non ancora sacerdote) che egli scrisse nel 1953 e nel quale affermava che la criticità del mondo è dovuta a quella ecclesiale, a un certo modo di vivere il cristianesimo «attivistico e semipelagiano»; un «semipelagianesimo» verso cui si scaglia anche la «Evangelii gaudium» di papa Francesco. Una Chiesa chiusa in se stessa non è capace di annunciare il Vangelo; i cristiani devono stare con consapevolezza nel mondo, mantenendo l’egemonia del rapporto con la Scrittura. Neemia dice che ascoltando la Parola “il popolo piangeva”: e questo perché sentiva lo scarto ancora grande esistente tra la Parola di Dio e la loro vita. Ma la conclusione è positiva: Neemia invita il popolo a fare festa, a rallegrarsi perché “La gioia del Signore è la vostra forza”. Il pianto non è ultimo atto, il Signore ci aiuta a cambiare, per essere “santi come lui è Santo”». Lorefice ha citato un passo della «Evangelii gaudium» nel quale il Papa invita a cercare Dio nella città, a portarvi fraternità e solidarietà; perché Dio ha già posto «semi di Vangelo» nelle dinamiche della città stessa. Questo è fonte di gioia: la storia allora diviene un «luogo teologico». La Chiesa nella città ha dunque il compito di dare voce a chi non ne ha; e questo perché «la visione antropologica ebraico–cristiana parte sempre dell’altro e dalla responsabilità di ciascuno verso gli altri. Per cui i cristiani oggi nel mondo e nella città degli uomini possono contribuire a far ripartire dall’altro, soprattutto se l’altro è sfigurato, deriso, abbandonato. Bisogna imparare a guardare il mondo dal basso, dagli ultimi». «Insieme al Vangelo dobbiamo avere la consapevolezza che l’Eucaristia è la nostra grande responsabilità nei confronti degli uomini e della città; e non per nasconderla, ma per tenere aperta la memoria del mondo nuovo, del mondo riscattato dal male. Eucaristia è annuncio degli uomini riscattati dal male: se c’è la Pasqua del Signore, infatti, ci sarà anche la Pasqua dei popoli: nell’Eucaristia consegniamo al Signore la vita del mondo intero, e lui la fa risorgere». Per questo, afferma la «Evangelii gaudium», il Vangelo è il vero rimedio ai mali, spirituali e civili, della città; e compito del credente è cogliere tutto il bene che c’è e farlo maturare. Dopo la sua meditazione, nel rispondere a una sollecitazione di monsignor Zuppi, monsignor Lorefice ha ancora sottolineato l’importanza di «riconoscere la presenza di Dio ovunque, e in particolare nelle situazioni di sofferenza»; e ha affermato che «proprio da Bologna, attraverso il cardinal Lercaro e don Giuseppe Dossetti, è partita ed è stata trasmessa a tutta la Chiesa una duplice, fondamentale affermazione: che la storia è “luogo teologico” della presenza di Dio e che incontriamo Cristo soprattutto, da una parte nell’Eucaristia, dall’altra nel volto sofferente dei nostri fratelli più poveri».
Commenti