Domenica 8 maggio, VII di Pasqua, Ascensione |
6.30 Ufficio delle letture, 8 Lodi, 10 Messa a Villa Paola, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa. |
Lunedì 9 maggio | 6 Ufficio delle letture, 7 Lodi, 12.40 Ora media, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa, 19.15 Lectio Divina. |
Martedì 10 maggio, B. Nicolò Albergati |
6 Ufficio delle letture, 7 Lodi, 7.30 Messa, 12.40 Ora media, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, § 18.30 Messa, 19.15 Lectio Divina, 21 Lectio Divina settimanale. |
Mercoledì 11 maggio | 6 Ufficio delle letture, 7 Lodi, 12.40 Ora media, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa, 19.15 Lectio Divina. |
Giovedì 12 maggio, Ss. Nereo e Achilleo, B. Imelda Lambertini |
6 Ufficio delle letture, 7 Lodi, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa. |
Venerdì 13 maggio, Beata Vergine Maria di Fatima |
6 Ufficio delle letture, 7 Lodi, 12.40 Ora media, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa, 20 Prima lettura domenicale. |
Sabato 14 maggio, S. Mattia, 9 Inizio della proclamazione di tutto il Nuovo Testamento senza sosta, giorno e notte. La proclamazione è aperta a chiunque desideri ascoltare o anche leggere. Essa termina Domenica 15 maggio, Pentecoste, intorno alle 22. La proclamazione si interrompe esclusivamente per la celebrazione di 3 messe: sabato 14 alle ore 18.30. Domenica 15 alle 10 al Dormitorio pubblico Beltrame in via Sabatucci, Domenica sera alle 18.30. |
AVVISI
Da lunedì 2 a venerdì 6 maggio in chiesa vi sono stati lavori per la Decennale eucaristica: il pavimento alla veneziana che fu rifatto ormai 12 anni fa ha avuto bisogno di un urgente e importante intervento di risanamento prima che le piccole crepe già numerose ed evidenti si allargassero e lo danneggiassero in modo irreversibile. Il preventivo dell’intervento è di circa € 9.000 (che non abbiamo). Le offerte della prima domenica del mese per questo progetto sono state di € 541. Un paio di altre offerte, per le quali vi ringrazio di cuore, mi sono giunte direttamente in successive occasioni. Il Signore vi ricompensi per la vostra generosità.
Domenica 8 maggio alle 12.30 pranzo insieme. Alle 14 incontro parrocchiale. Alle 16.30 in Cattedrale Vespri solenni e partenza della processione con l’Icona della Madonna di S. Luca.
Martedì 10 maggio alle 21 presso la Chiesa Metodista di via Venezian d. Marco Settembrini parlerà su: «Ester: testo ebraico e testo della Settanta».
Venerdì 13 maggio alle 17 preparazione dei bambini di Prima Comunione.
Sabato 14 maggio dalle 8 alle 20 Colletta alimentare organizzata dalla Caritas parrocchiale presso la Coop di via della Repubblica.
Lunedì 16 maggio alle 21 a S. Sigismondo d. Marco Settembrini tratta con gli studenti universitari il tema: «Insieme. Un cuore solo».
Domenica 22 maggio non si celebra la messa delle ore 11. Celebriamo la messa alle ore 10 presso l’Opera Padre Marella. Alle 15.30 si riunisce la fraternità dell’Ordine Francescano Secolare.
Estate ragazzi si terrà dal 13 giugno all’1 luglio. Iscrizioni in segreteria parrocchiale: sabato 21 maggio dalle ore 16 alle 18.30. Sabato 28 maggio dalle ore 16 alle 18.30. Domenica 5 giugno dalle 12 alle 13.
NOTIZIE DALLA PARROCCHIA DI S. EGIDIO
Anno 2016 Numero 19 – sabato 7 maggio 2016
Cari amici, nel numero di questa settimana riporto l’Introduzione alla Messa e l’Omelia che ho proposto durante la celebrazione della nostra Parrocchia nella Chiesa Cattedrale alla presenza dell’Icona della Madonna di S. Luca.
Dio vi benedica e vi doni pace. Don Giuseppe
Martedì 3 maggio 2016 – Messa della Parrocchia di S. Egidio nella Chiesa Cattedrale
Omelia
Carissimi parrocchiani di S. Egidio e carissimi tutti qui convenuti, ci affidiamo oggi a Maria Vergine madre della consolazione. La veneriamo e invochiamo «madre della consolazione» e «consolatrice degli afflitti». Sono titoli cristologici perché Gesù Cristo è il grande consolatore. Lo abbiamo detto nella prima preghiera di questa Messa, la Colletta («per mezzo della Vergine Maria hai mandato al mondo il consolatore promesso dai profeti»), e lo abbiamo sentito nella prima lettura dal profeta Isaia: il Messia atteso da Israele è stato unto, consacrato e inviato nel mondo «per consolare tutti gli afflitti, per allietare gli afflitti di Sion, per dare loro una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell’abito da lutto, canto di lode invece di un cuore mesto». D’altra parte Maria ci viene incontro come la prima consolata da Dio, la quale può dire in pienezza di consolazione le parole del profeta Isaia che ancora abbiamo ascoltate nella prima lettura: «Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia, come uno sposo che si cinge il diadema e come una sposa che si adorna di gioielli». Gesù stesso, nel brano del Vangelo di Giovanni che abbiamo ascoltato, si presenta come il primo consolatore inviato dal Padre e promette di pregare perché Dio conceda ai suoi discepoli un altro consolatore, cioè un secondo consolatore, lo Spirito Santo: «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce». Il Paraclito, cioè il Consolatore, sarà mandato ai discepoli di Gesù e insegnerà loro ogni cosa e ricorderà tutto quello che Gesù ha detto (cf Gv 14,26). Dobbiamo dunque concludere che Dio, nostro Padre, consola; che Gesù Cristo, il Messia e figlio unigenito di Dio, consola; che lo Spirito Santo, il Paraclito, consola: Dio consola. Dio non condanna ma consola. Come scrive S. Paolo, egli è il «Dio di ogni consolazione il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio» (2 Cor 1,3-4). Per questo Gesù può dire nella seconda beatitudine: «Beati gli afflitti, perché saranno consolati» (Mt 5,4). Il nostro carissimo papa Francesco ha detto, infatti, che la consolazione è la presenza di Dio nel nostro cuore (cf Meditazione mattutina nella Cappella della Domus Santae Marthae, Lunedì 10 giugno 2013). La consolazione assomiglia ma non è la misericordia che in questo anno giubilare ci accompagna. La consolazione, infatti, suppone che chi la riceve si trovi nel pianto, nel dolore, in qualche prova o sofferenza, nel gemito per un torto subito, un diritto non riconosciuto, un’offesa gratuitamente ricevuta, un’umiliazione indesiderata e fastidiosa. La consolazione scalda il cuore afflitto e affranto, cura le nostre ferite. Riceviamo e diamo consolazione con le parole e con i silenzi, con i segni dell’affetto e dell’amicizia. Non abbiamo bisogno di imporci agli altri con autorità se ci lasciamo guidare dal Consolatore e se ci affidiamo cordialmente alla madre della consolazione. Il patriarca Giuseppe, figlio di Giacobbe, mio protettore, aveva molti e giusti motivi per vendicarsi dei suoi fratelli che lo avevano ingiustamente umiliato e respinto fino a venderlo come schiavo. Invece parlò al loro cuore e li consolò (cf Gen 50,21). Il profeta Isaia dice: «Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio -. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati» (Is 40,1-2). Accostiamoci dunque con piena fiducia a Maria Vergine madre della consolazione, cioè madre di Gesù, madre di Dio, tutta piena dello Spirito Santo. Affidiamole le nostre pene e sofferenze e per sua intercessione domandiamo a Dio per la nostra parrocchia di S. Egidio e per la nostra amata chiesa di Bologna di essere sempre strumenti di pace e di consolazione per tutti, in particolare per gli oppressi e gli affaticati, per tutti i poveri e i disperati.
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