Via San Donato, 38
40127 BOLOGNA
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S.Messe

Domenica: ore 9 e 11
Lunedì: ore 7 e 18.30
Martedì: ore 7 e 18.30
Mercoledì: ore 7 e 18.30
Giovedì: ore 7 e ore 18.30
Venerdì: ore 7 e ore 18.30
Sabato e prefestivi: ore 18.30

Confessioni

Su appuntamento oppure prima o dopo le Messe

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Programma dal 27 dicembre 2015 al 3 gennaio 2016

Domenica 27 dicembre,
Santa Famiglia di Gesù
6.30 Ufficio delle letture, 8 Lodi, 9.30 Adorazione eucaristica,
11 Messa, 17.30 Rosario, 17.55 Secondi Vespri,
18.30 Messa.
Lunedì 28 dicembre,
Ss. Innocenti
6 Ufficio delle letture, 7 Lodi, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa.
Martedì 29 dicembre 6 Ufficio delle letture, 7 Lodi,
9.30 Messa esequiale per Vincenzo Nascè,
11 Messa esequiale per Michele Formenti, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa.
Mercoledì 30 dicembre 6 Ufficio delle letture, 7 Lodi, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa.
Giovedì 31 dicembre 6 Ufficio delle letture, 7 Lodi, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa e Te Deum di fine anno.
Venerdì 1 gennaio,
Maria Santissima Madre di Dio, XLIX Giornata mondiale della pace
11 Messa, 17.30 Rosario, 17.55 Vespri,
18.30 Messa.
Sabato 2 gennaio,
Ss. Basilio e Gregorio Nazianzeno
17.30 Rosario, 17.55 Primi Vespri,
18.30 Messa prefestiva, 19.15 Lectio Divina.
Domenica 3 gennaio,
II dopo Natale
6.30 Ufficio delle letture, 8 Lodi, 9.30 Adorazione eucaristica,
11 Messa, 17.30 Rosario, 17.55 Secondi Vespri,
18.30 Messa.

 

Avvisi

 

Venerdì 1 gennaio alle 15 in Piazza VIII agosto Marcia della pace (volantino a parte).

Sabato 2 gennaio inizia la nuova Lectio Divina (volantino a parte).

Martedì 5 gennaio alle 10 Messa a Villa Paola.

Domenica 10 gennaio, festa del Battesimo di Gesù, alle 11 Messa con Battesimo. Alle 12.30 Pranzo e alle 14 incontro sul tema dell’accoglienza dei profughi.

Di seguito trovate il I numero delle Notizie dalla Parrocchia del 2016.

 

Visitate le altre pagine di questo nostro sito.

 

 

Notizie dalla parrocchia di S. Egidio

Anno 2016 Numero 1 – sabato 2 gennaio 2016

 

Carissimi parrocchiani e amici, dal 1984, da quando cioè nella diocesi di Bologna sono presenti e operanti diaconi cosiddetti «permanenti» cioè uomini, perlopiù coniugati, che sono entrati a fare parte del clero ricevendo il primo grado del sacramento dell’Ordine, la mattina di S. Stefano il vescovo celebra l’eucaristia nella chiesa cattedrale con i diaconi, le loro mogli e famiglie. Quest’anno ho avuto la possibilità di partecipare e di sentire nella lunga omelia del nuovo arcivescovo di Bologna alcuni brevi spunti che volentieri vi trasmetto. Lo faccio sia per ringraziare Dio che ha accompagnato il mio ministero di parroco di S. Egidio col dono di due diaconi, Angelo e Sandro, e delle loro famiglie, sia perché ho sempre pensato e detto, ed ora ripeto per iscritto, che la nostra famiglia parrocchiale debba anche su questo punto operare una vera e profonda «conversione» spirituale rimettendo al centro della propria identità il servizio. Se infatti è sotto gli occhi di tutti la presenza nella nostra parrocchia di diversi gruppi e associazioni, tra cui spicca da quasi un secolo l’Azione Cattolica, è peraltro vero che il concilio ha «restaurato» il diaconato uxorato e negli anni successivi il papa Paolo VI, attraverso vari insegnamenti e documenti, ha insistito sul volto ministeriale della comunità cristiana.

Il vescovo Matteo ha esordito la sua omelia ricordando che la Chiesa è una famiglia. I diaconi che vivono in famiglia la Chiesa vivano la famiglia in Chiesa e nel mondo, soprattutto nell’ambiente del lavoro. Siamo tutti figli di Dio, fratelli e sorelle. Il Signore chiama tutti i battezzati ad essere «servi inutili», lieti, missionari, umili. S. Stefano, protomartire e diacono, è morto come Gesù perché ha vissuto sempre come Gesù. Tutti noi siamo chiamati a seguire Gesù e l’esempio dei santi. L’anno santo della misericordia sia per tutti un’occasione per rimettersi al servizio di tutti, soprattutto dei poveri. Insieme al papa Francesco tutti sentiamoci impegnati a uscire dal proprio io, chiuso in se stesso e malato, solitario e malinconico, per incontrare gli altri e vivere in fraternità con tutti, specialmente con coloro che patiscono ingiustizia, sono perseguitati perché cristiani, sono profughi a causa della guerra, della fame e della mancanza di lavoro.

Facciamo nostre queste belle esortazioni del nostro nuovo vescovo ed impegniamoci a pregare perché il Signore susciti in qualcuno di noi il desiderio di servire la famiglia parrocchiale anche con il ministero del diaconato.

Dio vi benedica e vi doni pace. D. Giuseppe

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