Via San Donato, 38
40127 BOLOGNA
Tel. 051.24.40.90

S.Messe

Domenica: ore 9 e 11
Lunedì: ore 7 e 18.30
Martedì: ore 7 e 18.30
Mercoledì: ore 7 e 18.30
Giovedì: ore 7 e ore 18.30
Venerdì: ore 7 e ore 18.30
Sabato e prefestivi: ore 18.30

Confessioni

Su appuntamento oppure prima o dopo le Messe

Offerte

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Programma dal 25 febbraio all’11 marzo 2018

Domenica 25 febbraio – II Quaresima

9,30 Adorazione, 11 Messa, 18 Secondi Vespri, 18,30 Messa

Lunedì 26, martedì 27, mercoledì 28, giovedì 1 marzo

17.30 Rosario, 17.55, Vespri, 18.30 Messa, 19,15 Lectio

Venerdì 2 marzo

Via Crucis a S.Egidio ore 15,30

 

Stazione Quaresimale a S.Domenico Savio

0re 18,00 possibilità di confessarsi,

18,30 Messa unica per le parrocchie della zona Pastorale

Sabato 3 marzo, 17.30 Rosario, 17.55, I Vespri, 18.30 Messa prefestiva.

 

Domenica 4 marzo – III Quaresima.

Giornata di solidarietà tra le Chiese di Bologna e di Iringa in Tanzania. Raccolta speciale per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale di Mapanda.

9,30 Adorazione, 11 Messa, 18 Secondi Vespri, 18,30 Messa

 

Lunedì 5 – martedì 6 – mercoledì 7 – giovedì 8

17.30 Rosario, 17.55 Vespri, 18.30 Messa, 19,15 Lectio

Venerdì 9 marzo

Via Crucis a S.Egidio ore 15,30

Stazione Quaresimale a S.Caterina di Bologna al Pilastro

0re 18,00 possibilità di confessarsi,

18,30 Messa unica per le parrocchie della zona Pastorale

Sabato 10, 17.30 Rosario, 17.55, Primi Vespri, 18.30 Messa prefestiva.

 

Domenica 11 marzo – IV Quaresima

9,30 Adorazione, 11 Messa, 18 Secondi Vespri, 18,30 Messa

 

 

Messaggio dei Vescovi dell’Emilia Romagna

in vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018

 

Gli obiettivi dei futuri eletti

In vista delle prossime elezioni, anche noi Vescovi delle Chiese dell’Emilia Romagna, condividiamo con il Presidente della CEI, Cardinale Gualtiero Bassetti da una parte l’affermazione “che la Chiesa non è un partito e non stringe accordi con alcun soggetto politico” e dall’altra la seria preoccupazione per alcuni problemi che dovranno costituire gli obiettivi centrali dell’azione dei futuri eletti: il dramma dei giovani disoccupati e degli esclusi dal mondo del lavoro; le famiglie, provate dalla precarietà, dalla povertà e dalla fragilità dei legami, oggi meno protetti; il calo demografico e la debole difesa della vita dall’inizio alla fine del suo percorso naturale; il forte bisogno di sostegno per tutti i luoghi educativi civili o ecclesiali per i ragazzi e i giovani, soprattutto la scuola; i servizi ai malati e agli anziani; l’accoglienza regolamentata e l’inclusione sociale dei migranti.

Il Cardinale Bassetti rivolgendosi ai cattolici in politica ha detto: “Abbiate cura, senza intermittenza, dei poveri e della difesa della vita. Sono due temi speculari, due campi complementari e non scindibili. Un bambino nel grembo materno e un clochard, un migrante e una schiava della prostituzione hanno la stessa necessità di essere difesi nella loro incalpestabile dignità personale”.

Per tutti sono questioni di giustizia e di solidarietà, di umanità e di lungimiranza sulle quali tanto si gioca del nostro presente e futuro. Per noi cristiani inoltre sono questioni che sfidano la carità.

 

L’appello agli elettori e ai candidati

Sono fenomeni che richiedono ai politici lucidità di analisi e continuità di impegno ma soprattutto una visione che, se non vuole essere corporativa, tenga presente l’“architettura dello Stato” (Giorgio La Pira) senza trascurare nessuno dei suoi aspetti: dal lavoro alla casa, dalla scuola alla vita famigliare, dalla salute all’ambiente, dall’economia alla ridistribuzione delle entrate, dai problemi interni alla vita internazionale.

Perciò condividiamo l’appello agli elettori, perché superino la tentazione dell’astensionismo; ai candidati, perché avvertano la necessità di una formazione continua e la responsabilità di mantenere, per tutta la durata del mandato, un vero rapporto con la “base”.

 

La buona politica secondo Papa Francesco

Papa Francesco a Cesena ha chiesto a tutti gli amministratori pubblici che si realizzi la “buona politica; non quella asservita alle ambizioni individuali o alla prepotenza di fazioni o centri di interessi. Una politica che non sia né serva né padrona, ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo; che faccia crescere il coinvolgimento delle persone, la loro progressiva inclusione e partecipazione; che non lasci ai margini alcune categorie, che non saccheggi e inquini le risorse naturali”. Ha chiesto con forza di contrastare la corruzione, tarlo della vocazione politica e della civiltà.

 

I criteri per la scelta

Ha chiesto però non solo ai politici, ma a tutti noi, di riscoprire il valore della convivenza civile e di dare il nostro contributo, “pronti a far prevalere il bene del tutto su quello di una parte; pronti a riconoscere che ogni idea va verificata e rimodellata nel confronto con la realtà; pronti a riconoscere che è fondamentale avviare iniziative suscitando ampie collaborazioni più che puntare all’occupazione dei posti. Siate esigenti con voi stessi e con gli altri, sapendo che l’impegno coscienzioso preceduto da un’idonea preparazione darà il suo frutto e farà crescere il bene e persino la felicità delle persone. Ascoltate tutti, tutti hanno diritto di far sentire la loro voce, ma specialmente ascoltate i giovani e gli anziani”.

Siano questi, per i nostri fedeli e per tutti i concittadini, i criteri che orientino nella scelta dei “buoni politici” perché il loro sia un reale servizio alle famiglie, ai più poveri, all’intera cittadinanza.

Riprendendo le parole di Papa Francesco e di Papa Benedetto, ripetiamo che “sebbene il giusto ordine della società e del­lo Stato sia il compito principale della politica, la Chiesa non può né deve rimanere ai margini della lotta per la giustizia. Tutti i cristiani, an­che i Pastori, sono chiamati a preoccuparsi del­la costruzione di un mondo migliore” (EG 183).

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